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scusa

ho imparato troppo presto a leggere i segnali
quelli silenziosi, quelli quasi impercettibili
quelli che precedevano la tempesta
quando qualcosa stava per esplodere

la bambina che ero sapeva perfettamente
quando trattenere il respiro
quando nascondersi, quando smettere di chiedere
quando diventare invisibile

e sono cresciuta così
diventando un’adulta sempre in allerta
che continua a cercare segni negli occhi degli altri
che analizza i gesti, le parole, i silenzi
alla ricerca disperata di conferme
o di minacce nascoste

lo faccio per proteggermi
per evitare che qualcuno mi faccia male ancora
ma più cerco di leggere, più divento invadente
pressante
sbaglio interpretazioni, suppongo
deliro

penso troppo
e quasi mai serve davvero

finisco per riversare le mie paure sugli altri
li carico di domande e dubbi
di ansie e richieste di rassicurazioni
e mi ritrovo sempre qui, alla fine
a chiedere scusa

scusa per aver frainteso
scusa per aver avuto paura
scusa per aver sentito troppo
scusa per non aver capito in tempo

scusa per non aver fatto niente di male
tranne seguire i miei sentimenti pazzi
scusa per essere così com’è naturale che io sia

forse, questa volta, dovrei chiedere scusa
alla bambina che ero
e a me stessa, adesso
per tutte le volte che ho creduto
di dovermi scusare
perché ero solo

io.

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