Dovrei imparare a dare un po’ più retta a quella vocina interna che ogni tanto mi dice RUN, baby, RUN. Invece penso “esagerata, non sarà così male, dai”. Chissà perché mi arrogo il diritto di essere più intelligente e capace di badare a me stessa del mio inconscio. O del mio migliore amico, che comunque ha sempre ragione.
Mi manca la me che ero quando mi fidavo di più.
E al tempo stesso vorrei fidarmi ancora meno.
(quanta voglia di lasciare che sia qualcun altro a occuparsi di me, per una volta, per un’unica cazzo di volta)
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