- la mia stampante che sta troppo in alto e non ci arrivo
- il mio bicchiere di game of thrones (dentro ci sono le bacchette fiche che abbiamo comprato insieme, ma quelle le terrai tu)
- il tempo speso a cercare di piacerti
- le federe azzurre che tanto non ti piacciono
- l’odore di aceto sulle mani lasciato dal vano tentativo di pulire la tua moka, dalla quale proprio non vuoi separarti, anche se ormai fa schifo e non funziona, tipo me
- le vertigini quelle che provavo nel prendere il caffè dallo scaffale in alto ogni mattina, da quando hai smesso di prepararlo tu, da quando hai capito che non mi amavi (più?)
- la fatica sprecata a montare mobili di casa tua
- la cura che ho avuto di te, della tua casa (che, ora so, non è mai stata “nostra”)
- il primo tradimento
- il secondo
- il terzo
- ho perso il conto
- la resa
- gli occhi gonfi di lacrime
- il rispetto verso me stessa
- l’amore nei confronti del mio corpo, che mi hai fatto odiare così tanto
- gli apprezzamenti a me e non alle altre donne (almeno uno, che ti costava?)
- le carezze negate
- il sesso che non mi hai concesso, quello è riservato alle belle donne, mica a me
- il mio compleanno, quello a cui non sei venuto perché non ti andava
- la vergogna che ho provato nel dover continuamente giustificare i tuoi assurdi comportamenti coi miei amici
- i tuoi mille flirt, quasi peggiori dei tradimenti
- le stories che non hai ricondiviso sul tuo profilo, per paura che le altre vedessero che stavi con me
- i vestiti, i pigiami, la biancheria che ti ho comprato perché da solo non lo avresti fatto (questa puoi tenerla in effetti, tanto non pensi a me comunque)
- i “ti amo”, tutti
- l’amore che, è evidente, non hai mai provato per me
Lista delle cose che devi (ancora) ridarmi
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