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lettera a un padre che non ha avuto il coraggio di invecchiare

eccoci qua
io a 32 anni
tu fermo a 27 per sempre

ho ufficialmente vissuto 6 anni in più di te
e questi numeri che combaciano
mi spaventano

chissà che rapporto avremmo oggi

chissà se saresti tu quello che chiamo quando ho un problema
o se mi diresti che me la so sempre cavare da sola
come fanno tutti

chissà se saresti geloso dei miei fidanzati
o saresti di quelli che dicono “basta che sei felice”
e poi non è mai vero

chissà se ti piacerebbe quello che scrivo
o mi diresti che spreco il mio talento
che dovrei fare cose più serie
più stabili

chissà se saresti orgoglioso del fatto che lavoro nel digitale
o saresti uno di quelli che non capisce cosa faccio per vivere
e continua a chiedermelo ogni volta

forse adesso saresti sui social a condividere video di calcio
e battute che fanno ridere solo i cinquantenni
mi metteresti in imbarazzo taggandomi ovunque
scriveresti “mia figlia” sotto ogni mio post

oppure saresti riservato
di quelli che guardano tutto ma non mettono mai like
però poi ti scappa da dire qualcosa che hai visto e io capirei che mi controlli da lontano
come fanno i padri

chissà se litighereste tu e mamma per chi deve venire al mio compleanno
se ci sareste entrambi o se dovrei fare due cene separate
come alcuni figli di genitori separati

chissà se mi avresti viziata o saresti stato severo
se mi avresti insegnato a guidare perdendo la pazienza dopo cinque minuti
urlando che freno troppo tardi

chissà se ti chiamerei per le cose pratiche
“papà come si aggiusta il lavandino”
“papà si è rotta la macchina”
“papà ho bisogno di un consiglio”

o se saremmo distanti
di quelli che si sentono solo a natale
e si chiedono come stai
ma non vogliono davvero saperlo

forse mi criticheresti per le mie scelte sentimentali
“questo non mi piace”
“non è abbastanza per te”
“te l’avevo detto”

o forse saresti come sono io con Anna,
che cerco di proteggerla anche quando non posso
anche quando non dovrei

avevi 21 anni quando sono nata
oggi ne avresti 54
saresti nel pieno della crisi di mezza età
forse con una fidanzata più giovane
che io probabilmente adorerei

o forse saresti ancora con mamma
e vi sareste sistemati dopo tutto quel casino
dopo i vostri amici A e D e tutto il resto

chissà se ti sarebbe piaciuta questa me a 32 anni
che non ha più paura di dire quello che pensa
che non cerca più l’approvazione di nessuno
(bugia: la cerco ancora ma fingo di no)

chissà se mi avresti capita o saresti uno di quelli che dice
“ai miei tempi”
“sei troppo complicata”
“chi te lo fa fare”

la verità è che non lo sapremo mai

perché tu hai scelto di fermarti a 27
mentre io sono qui a immaginare conversazioni che non avremo
litigi che non faremo
riconciliazioni che non ci saranno

e forse in fondo è meglio così

perché posso immaginarti perfetto o terribile a seconda di come mi sento

e tu resti per sempre quel ragazzo con gli occhi verdi
che non ha mai dovuto deludermi davvero
che non ha mai dovuto invecchiare
che non ha mai dovuto diventare un padre qualunque

ma ogni tanto
solo ogni tanto
vorrei poterti chiamare e dire semplicemente “ciao papà”

e sentire cosa mi risponderesti

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