È lecito donarsi a un’altra quando una relazione è finita.
È lecito fin dal giorno dopo.
È lecito dormirle addosso nel nostro letto, il nostro nido, il posto in cui mi sono sentita così al sicuro. È lecito portarla negli stessi ristoranti che frequentavi con me. È lecito mangiare dagli stessi piatti che abbiamo comprato insieme e bere dagli stessi bicchieri che abbiamo scelto e che io ho pagato.
È lecito. Ma non è vero che non toglie nulla alla nostra relazione. Le toglie tutto.
Le toglie tutto perché (1) tu lei la sentivi già, ci flirtavi già e (2) giovedì mi hai detto che sono il grande amore della tua vita e sabato eri con lei a dirle che una cosa così non l’avevi mai provata per nessuna e (3) l’hai portata subito a casa nostra, quella che avevamo costruito insieme. Come se io non fossi mai passata di lì. Come se non avessi avuto le chiavi di casa fino a 7 giorni fa. Come se non avessimo pianto quando te le ho restituite.
Quindi sì, è lecito, ma permettimi di dirti vaffanculo.
Vaffanculo per le bugie che mi hai raccontato guardandomi negli occhi.
Vaffanculo per l’amore che non hai mai provato.
Vaffanculo per avermi sfruttata, spremuta fino all’ultima goccia.
Vaffanculo per avermi preso l’amore, i soldi, le speranze di un amore maturo e vero.
Vaffanculo per avermi tenuto al tuo fianco con il ruolo di massaia, più che di fidanzata.
Vaffanculo al tuo modo di legittimare le schifezze che mi hai fatto, aggrappandoti ai cavilli burocratici, come il peggior azzeccagarbugli.
Vaffanculo per avermi mancato di rispetto, per avermi ferita, umiliata.
Vaffanculo a te e al tuo profumo di mercato delle spezie di Rabat.
Vorrei svegliarmi e capire che non sei mai esistito. Che non mi sei mai “successo”.
Che non sei mai entrato nella mia vita, non mi hai mai umiliata.
Vaffanculo.
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