mi sono sempre detta che avrei dovuto nasconderla, la paura dell’abbandono. Come se ammetterla mi rendesse debole, vulnerabile, addirittura scomoda. L’ho nascosta, quindi, ogni volta che ha bussato alla porta.
empatizzo profondamente con chi, come me, ha sentito spesso il respiro spezzarsi al pensiero di essere lasciata andare, di essere abbandonata. Empatizzo perfino con lei.
questa paura è lecita. È legittimo anche il desiderio di essere rassicurata, di chiedere aiuto per superarla. Non c’è niente di sbagliato nel mostrare ciò che si sente, nel cercare un po’ di conforto quando le insicurezze diventano troppo pesanti per essere portate da sola.
non mi giudico male per aver provato tutto questo. Mi giudico, forse, per non averlo detto prima, per aver aspettato troppo, credendo che il silenzio mi proteggesse.
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