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Il posto giusto (ovvero ciò che succede quando scegli di essere autentico)

Hai presente quella sensazione di stanchezza che arriva quando continui a modularti sugli altri, quando cerchi di capire quale pezzo di te mostrare e quale nascondere, perché altrimenti qualcuno potrebbe pensare che sei “troppo”?

Ci hanno sempre raccontato che per trovarci nel posto giusto, con le persone giuste, dobbiamo essere bravi strateghi: attenti, misurati, diplomatici. Insomma, dobbiamo adattarci continuamente a un contesto, a una relazione, a un gruppo.

Poi però succede una cosa strana. Succede che un giorno, senza troppi preamboli, smetti di fare la fatica di interpretare un ruolo. Decidi di essere autentico. Ti permetti, finalmente, di dire apertamente ciò che pensi, ciò che senti, ciò che vuoi.

E sai che succede dopo? Succede che sì, forse qualcuno se ne va, forse perdi qualche collega che non capisce, qualche amico che preferiva la tua versione diluita, più morbida e accomodante. Ma alla fine, se ci pensi, quello che resta è davvero prezioso: persone che rimangono proprio perché hai avuto il coraggio di essere te stesso.

Ed è lì che cominci a sentirti nel posto giusto.

Il posto giusto non è necessariamente una città, un ufficio, una casa. Non è un punto su Google Maps. Il posto giusto è quel luogo mentale e relazionale in cui puoi smettere di fingere, dove essere trasparente non è più uno sforzo eroico, ma una normalità semplice, rilassante, naturale.

Essere autentico funziona come una specie di filtro: lascia passare solo ciò che risuona davvero con te, con i tuoi valori, con ciò che senti come vero. E la cosa incredibile è che, nel momento in cui smetti di adattarti agli altri per cercare approvazione o conferme, le persone che ti circondano diventano magicamente quelle giuste. Quelle che apprezzano la tua autenticità, che non si spaventano davanti alle tue idee chiare, alle tue posizioni nette, ai tuoi desideri.

Il posto giusto si costruisce da sé quando cominci a dire quello che pensi senza preoccuparti continuamente della reazione che avrai intorno. È dove colleghi, amici, compagni di viaggio sono quelli che non hai dovuto convincere, ma che ti hanno riconosciuto immediatamente per ciò che sei.

E alla fine scopri che il posto giusto non è qualcosa che devi inseguire o cercare disperatamente fuori di te, ma è quello che ti trovi attorno, quasi per caso, appena scegli di mostrarti per davvero. Senza scuse, senza maschere, senza paura.

Essere autentici non è una strategia di comunicazione: è il modo più efficace per selezionare il mondo che davvero ti somiglia.

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