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Ho di nuovo voglia di scrivere

Ho di nuovo voglia di scrivere.

Anche se nessuno ha più voglia di leggermi. Anche se nemmeno io ho più voglia di leggermi, o di capirmi.

Ho voglia di scrivere dell’amore che ho dato in giro e che deve essere andato perso chissà dove. Di sicuro non è mai tornato indietro.

Ho voglia di scrivere del mio entusiasmo, che per fortuna non si spegne manco con le cannonate. Sennò sai che tarantelle e quanti musi lunghi.

E poi voglio scrivere della mia poca capacità di perdonare, che io stessa non sopporto. Del mio volermi tenere strette le persone che non mi amano perché ho sempre pensato che il loro non andarsene dalla mia vita fosse amore.

Invece è solo… boh, non lo so cos’è. Ma di sicuro non è amore. E di sicuro non è sano (per me).

Penso di voler scrivere anche dei boomer che ho incontrato lungo il mio cammino. Quelli cattivi e un po’ viscidi, magari coi capelli bianchi, che un bel giorno, di punto in bianco, hanno cominciato a odiare le persone giovani perché… mah, credo che a un certo punto i cattivi della storia comincino a odiare quello che non potranno essere mai.
E un boomer non potrà mai più essere giovane, bello, sano e forte. Nel caso specifico manco particolarmente brillante, ma questa è un’altra storia.

Non è escluso che scriva anche del mio amico del cuore (qualcuno usa ancora questa espressione?), con cui per fare la pace abbiamo deciso di vederci al mare. Forse perché è la cosa che maggiormente ci accomuna.
O forse perché un momento bello richiede un posto bello, o libero, non so.

E poi… fammi pensare… credo che scriverò anche di tutte quelle persone talmente sagge ed elevate che decidono chi è il caso di deridere e chi no. Chi merita di essere messo alla gogna e chi no.

Perché non ci si pensa mai che quando si prende in giro qualcuno, quel qualcuno possa sentirsi ferito.

Mi sa che questa cosa di fare squadra col nemico comune è sfuggita un po’ di mano, perché vedere una persona grassa prendere in giro un’altra persona grassa in quanto grassa (fan dei fan delle strutture ricorsive) penso sia la cosa che mi ha maggiormente imbarazzato negli ultimi anni.

Tanto forte è il bisogno di approvazione che siamo disposti a scagliare pietre contro chi fondamentalmente non ha mai spostato la nostra vita di un solo millimetro. Perché fa figo. Soprattutto agli occhi di qualcuno. E chi se ne frega se per piacergli devo ferire gente a caso ed essere insensibile, no?

Scriverò, infine, che vi preferivo quando parlavate di… uhm. In realtà vi preferivo quando non parlavate affatto. Questo magari non lo scriverò ecco.

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