Non è più lecito essere tristi.
Bisogna stare sempre tutti al top, guardia alta, meditazione, yoga, niente lacrime e soprattutto niente tristezza.
Tutti cercano di zittire la tristezza con banalità tipo non ne vale la pena oppure nessuno può toglierti il sorriso o ancora in fondo non è niente di importante, non hai il diritto di essere triste.
Ma chi l’ha detto? Chi decide cosa è importante per qualcuno e cosa no?
Esiste forse una polizia della tristezza che viene lì e ti arresta se sei triste per futili motivi?
Io voglio stare raggomitolata sul letto a guardare un film che dovrebbe farmi ridere e invece mi fa piangere perché quell’attore mi ricorda proprio te.
Voglio isolarmi in un posto pieno di gente, mettere le cuffie e spegnere il mondo, mentre resto sola coi miei pensieri un po’ tristi.
Voglio saltare un battito oppure due per futili motivi, tipo il saperti con un’altra a ridere, giocare, godere. Che è futile e pure per niente lecito: che diritto ho io di stare male se tu fai l’amore con una che non sono io?
Nessuno.
Ma arrestatemi pure, perché intendo crogiolarmi ancora nella mia tristezza. E non chiederò scusa per questo.
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