
Durante i miei ultimi compleanni sono sempre stata la Roby di qualcuno, la Roby di qualcosa. Ho scelto un gruppo, ho scelto una famiglia che mi ha accolta e mi ha cresciuta, non senza difficoltà ma con grande soddisfazione.
Nel tempo sono diventata così tanto parte di quel gruppo, di quella famiglia, da confondere la mia identità con la loro.
Da mischiare i sogni, i desideri, i tratti caratteriali di una piccola Roby con quelli di un intero gruppo. Tanto che a un certo punto non sono stata più in grado di capire dove finivo io e dove iniziavano loro.
Questa mattina invece mi sono svegliata e per la prima volta dopo anni non ero più la Roby di qualcuno. Ero Roby e basta e non è stato semplice presentarsi al mondo come Roby e basta.
Non avevo qualcuno che mi sorreggesse, che mi proteggesse, qualcuno a cui aggrapparmi quando le gambe avessero smesso di farcela da sole.
Ho una gran paura e temo di non essere abbastanza capace di stare in mezzo al mondo senza essere la Roby di qualcuno. Vorrei accovacciarmi e addormentarmi fino a quando una famiglia e un posto nel mondo non siano pronti ad accogliermi nuovamente.
Ma il mondo non ti aspetta. Il mondo non è pronto a vederti triste e spento.
Oggi compio 27 anni ma è la prima volta in cui sono Roby e basta. Quindi auguri a me, per il mio anno zero.
(quella in foto sono io qualche anno fa, felice perché credevo di aver proprio trovato il mio posto nel mondo)
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