
Ottobre è il mio mese preferito dell’anno, in assoluto.
Forse è perché amo i colori un po’ tristi, e le caldarroste, e il freddo che mi costringe a tenere la tua felpa addosso anche se non ci sei più tu a dirmi che sono buffa perché ci sto due volte dentro. Anche se mi guardo allo specchio e penso che vorrei essere più bella. Anche se non posso fare a meno di pensare che se fossi stata più bella mi avresti scelta. Avresti scelto me.
Invece mi ritrovo nel mio mese preferito a girare per casa con Battisti che mi rimbomba nelle orecchie, con il volume altissimo, come piaceva a te. Sono qua a ricordarmi che è anche il mese in cui per la prima volta ci siamo addormentati insieme, e ci siamo svegliati insieme.
In un’altra parte di Milano, che poi non abbiamo più frequentato. Chissà se te lo ricordi. Chissà ti sei mai accorto che tremavo e aprivo gli occhi di continuo per paura che andassi via senza dirmelo.
Invece sei rimasto ancora, giusto il tempo di farmi innamorare dei tuoi pensieri lucidi, delle tue troppe cravatte costose e delle bugie che dici di continuo, per proteggerti.
È anche il mese in cui scrivo meglio questo, forse perché sono più malinconica, e le poesie, si sa, si nutrono dei mali dell’anima dei poeti.
Probabilmente in questo mese riuscirò perfino a tornare in Terrazza a La Rinascente senza stare male e questo mi fa sorridere, era il mio posto preferito e poi ad un certo punto ho cominciato ad odiarlo.
Non so ancora chi chiamerò quando avrò freddo e mi servirà una sciarpa. E soprattutto non so chi sarà disposto a portarmela in un altro Stato.
È Ottobre e anche se non sono abbastanza bella ci sono un sacco di cose che posso fare per rendere più bella la vita di chi mi sta intorno. E tu lo sai meglio di tutti.
È Ottobre, e tutte le cose che avevamo progettato per il mio compleanno non potremo più farle insieme.
È Ottobre e io so che mi accadranno un mucchio di cose belle, come so di meritare, a prescindere da chi mi sta accanto.
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