Vorrei incontrare la me bambina e abbracciarla. Stringerei a me la piccola Roby e le direi proprio così:
“Cara piccola Roby, non sei tu a doverti vergognare per essere cresciuta sola al mondo. Lo so che te lo sei detta mille volte, che hai provato a convincerti che fosse normale sentirsi così, che tutti i bambini crescono con questo senso di solitudine cucito addosso come un vestito troppo grande. Non è così. Non è colpa tua se hai quel bisogno di famiglia che ti fa sentire in difetto, che ti fa sentire un peso per chi ti sta accanto. Questo “bisogno” è tutt’altro che colpa tua e non c’è niente di sbagliato nella tua ricerca di sentirti protetta, di sentirti al sicuro, di avere qualcuno che si prenda cura di te nel modo giusto.
Tuttavia, e questo è difficile da accettare anche per me ora, non puoi pretendere che chiunque accetti questa parte così vulnerabile e bisognosa di te. Le persone sono tutte immerse in una valanga di cazzi loro ed è assolutamente lecito che ognuno metta i propri bisogni davanti a quelli di chiunque altro. La verità è che dovresti farlo anche tu, piccola Roby. Dovresti imparare che i tuoi bisogni contano quanto quelli degli altri, che non devi sempre essere tu quella che si adatta, che si fa piccola, che chiede scusa per esistere.
E quindi che si fa quando qualcuno non è pronto ad accogliere quella parte bisognosa e vulnerabile? Cedi e fingi che quel bisogno non esista? Te lo dico subito: No, piccola Roby. Lascia andare. Non puoi essere sempre tu a diventare acqua e a darti forma in base ai bisogni degli altri. Non puoi essere sempre tu quella che si piega, che si modifica, che diventa più piccola per non dare fastidio. Esisti e hai il diritto di esistere così come sei, con tutti i tuoi bisogni, anche quelli che agli altri sembrano troppo grandi da gestire.
Incontrerai nella tua vita persone che ti faranno sentire a casa. In famiglia. Persone che quando le guarderai penserai “ecco, questo è quello che cercavo, questo è quello di cui avevano bisogno i miei occhi”. Qualcuna di loro se ne andrà comunque e farà malissimo perché io e te sappiamo quanto disperato sia quel bisogno di avere qualcuno che si prenda cura di noi nel modo in cui lo intendiamo noi, qualcuno che non scappi quando diventiamo troppo, qualcuno che resti. Ma tutto quel dolore ti farà crescere, fino a che non comincerai perfino tu a sentirti bene e al sicuro da sola, fino a quando non ti accorgerai che la persona che cercavi da sempre eri tu.
Non cedere, non vergognarti e non sentirti ingombrante. Quando smetterai di farlo tu, anche gli altri smetteranno di percepirti in questo modo. È una promessa che ti faccio. Le persone sentono quello che senti tu di te stessa e se tu per prima smetti di scusarti per esistere, vedrai che il mondo intorno a te cambierà.
Rispetta sempre la dignità altrui. Se devi far uscire qualcuno dalla tua vita, fallo dignitosamente, dicendogli la verità, non campare scuse, non trovare modi morbidi per “liberartene”. Tanto percepirà comunque la verità e tu lo sai. Le persone sentono quando non siamo sinceri, sentono quando li stiamo allontanando con le bugie gentili invece che con l’onestà che meritano.”
Spero che qualcuno avesse bisogno di leggere questo pezzo almeno quanto io avessi bisogno di scriverlo. Spero che da qualche parte ci sia una bambina che si sente sola al mondo e che leggendo queste parole capisca che non è colpa sua, che il suo bisogno di casa e di famiglia è legittimo, che non deve vergognarsi di cercare quello che le è mancato.
E spero che quella bambina sappia che crescendo imparerà a darsi tutto quello di cui ha bisogno.
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