tra poco sarà la festa del papà
e come ogni anno succederà questa cosa buffa
che le persone cercheranno di evitare l’argomento quando ci sono io
abbasseranno un po’ la voce
penseranno di farmi un favore
forse perché credono che nominarti mi faccia male al cuore
forse pensano che il dolore di averti perso sia così grande
da impedirmi di sentire tutto il resto
e invece evidentemente non lo sanno
quanto amore sono riuscita a sentire
in quei pochi anni che ho avuto con te
avevo solo sei anni quando sei andato via
eppure ho ancora chiari i tuoi occhi che mi guardano
le mani grandi che stringevano le mie
i gesti con cui
mi hai fatto sentire amata
come i fiori a San Valentino
e il giorno del mio compleanno
e se è vero che te ne sei andato troppo presto
è anche vero che mi hai lasciato abbastanza amore
per riempire tutto il tempo che sarebbe venuto dopo
in tutti questi anni ho avuto modo di adorarti
di idealizzarti
di cercarti negli sguardi degli altri
di chiedermi se saresti stato fiero di me
se saresti stato orgoglioso di questa donna
che cerca ancora un pezzo di te in ogni cosa bella
quando gli altri evitano di parlarmi dei loro padri
forse non sanno che io vorrei sentire tutto
vorrei sapere ogni dettaglio
ascoltare ogni racconto
perché è così che ti tengo vivo
perché è così che sento più forte la tua presenza
ogni volta che qualcuno dice “mio padre”
io torno per un attimo in quei giorni
in cui esistevamo insieme nello stesso mondo
in cui la tua voce era reale
in cui potevo ancora abbracciarti
in cui potevo guardarti negli occhi
e avere la certezza assoluta di essere amata
oggi lo so, lo sento ancora, papà
quel tuo amore immenso
che è riuscito a durare
molto di più della tua assenza
(la stazione di Roma Termini ha visto un sacco di lacrimoni di Roby)
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