alle medie avevo un compagno di classe bullo
del classico bullo aveva tutto, perfino costituzione e fisionomia
fino a un certo punto si era limitato a ferirmi con le parole
faceva male
ma tutto sommato era gestibile
un giorno però aveva cominciato a spintonarmi
a picchiarmi
al punto da farmi cadere gli occhiali
i miei costosissimi e preziosi occhiali
senza i quali non vedo nulla
così raccontai tutto alla mia mamma
che mi portò a casa di questo bimbo
per chiedere gentilmente alla sua mamma
di intervenire
per evitare che mi facesse ancora male
la sua mamma prese a picchiarlo con una scopa
poi con un bastone
insultandolo
e urlandogli che all’arrivo di suo padre sarebbe stato peggio
mi sono sentita così in colpa
la mia mamma quasi piangeva
chiedeva all’altra donna di smetterla
le diceva che non era assolutamente necessario
che in fondo erano cose tra bambini
ma quella non sentiva ragioni
continuava a picchiare il figlio con violenza
quanto ho pianto quel giorno
quanto mi sono sentita in colpa
era tutta colpa mia
“non fa niente”
così dico quando uno mi ferisce
mi bullizza
“chissà quante ne ha passate per arrivare a essere così”
e allora giustifico,
cerco di empatizzare
di perdonare
non reagisco
per paura di fare peggio
di causare ancora più dolore
(mi è tornata in mente questa storia mentre mi parlavi della tua bambina e dei suoi amichetti iperattivi, e non sai quanto mi sarebbe piaciuto avere un genitore così)
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